Da una ricerca antropologica sul campo filmata tra il 2011 e il 2015.
Si è immersi nel mondo dell’oralità e della quotidianità, in un tempo reale e immaginario, pubblico e privato, scandito da feste e riti di una società sopravvissuta alla forza centrifuga della globalizzazione per la quale la pratica musicale non è spettacolo o revival ma parte intrinseca della vita. La narrazione si sviluppa attraverso una serie di capitoli che documentano le caratteristiche e il contesto culturale di una specifica tradizione musicale.
Affinché questa musica possa riprodursi nel modo ideale sono necessari una serie di elementi, composti da regole musicali e sociali, in cui si ricerca una precisa estetica del suono, connessa e speculare ad una particolare predisposizione emotiva. Dalla ricerca e dalle testimonianze è emerso infatti che elemento collante è l’amicizia, base fondante per la buona riuscita di questa musica. Una tradizione musicale polifonica dunque che è stata veicolata nel tempo creando e mantenendo società. Un suono che permette e conduce una determinata esperienza in cui il significato profondo pare essere condividere e vivere un certo tipo di sentimento: sentire e sentirsi parte di una collettività in una dimensione armoniosa.
In francoprovenzale, una delle dodici minoranze linguistiche storiche riconosciute dalla Repubblica italiana, sottotitolato in italiano e tradotto in altre tre lingue.